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Campania, operazione interforze: 34 equipaggi in azione, aziende sotto sequestro

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Operazione di controllo straordinario del territorio di Aversa e dei comuni di Mugnano di Napoli, Nola, Villaricca, Acerra, Sant’Antonio Abate, Giugliano in Campania, Mondragone, Gricignano d’Aversa, Trentola Ducenta e Capodrise.

In campo 34 equipaggi, per un totale di 93 unità appartenenti al Raggruppamento “Campania” dell’Esercito Italiano, al commissariato di Aversa, ai carabinieri della Stazione di Teverola, alla Compagnia della Guardia di Finanza di Aversa, al Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Napoli, alla Polizia Metropolitana di Napoli, alla Polizia Provinciale di Caserta, alle Polizie Locali dei Comuni interessati, personale dell’ASL e dell’ARPAC di Caserta.

Questi i dati:

Controllati 10 esercizi commerciali e imprenditoriali operanti nei settori meccanico, calzaturiero, di stoccaggio e smaltimento rifiuti (6 sono stati sequestrati) e 75 veicoli (19 sottoposti a fermo amministrativo). Identificate 69 persone (8 denunciate all’Autorità giudiziaria e 7 sanzionate amministrativamente) e contestate sanzioni amministrative per circa 23.500 euro.

In particolare, ad Aversa è stato sequestrato uno stabilimento, in parte già sottoposto ad analoga misura qualche anno addietro, esteso su un’area di 1500 mq, dove erano impiegate 13 persone per la lavorazione di legnami.

All’interno dell’azienda venivano stoccati illegalmente rifiuti anche pericolosi e sono state contestate violazioni della normativa in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, in quanto erano utilizzate attrezzature e macchinari pericolosi.

12 dipendenti sono risultati irregolari tra i quali tre extracomunitari sprovvisti di permesso di soggiorno.

Sempre ad Aversa sono state sequestrate due officine meccaniche, ed alcune aree annesse, fortemente compromesse sotto il profilo ambientale per la presenza di materiali pericolosi, quali oli esausti, parti di veicoli, batterie per auto, in violazione della normativa in materia di smaltimento dei rifiuti.

A Gricignano di Aversa è stata sequestrata un’ azienda specializzata nel recupero e stoccaggio di rifiuti pericolosi nella quale erano depositati illegalmente una gran quantità di rifiuti speciali e pericolosi in violazione delle norme in materia di tutela ambientale e di sicurezza sul lavoro, nonché un fabbricato all’interno del quale veniva svolta un’attività non autorizzata di rimessa di rifiuti ferrosi.

Alle modalità operative e coordinate di contrasto, promosse dalla Cabina di Regia presieduta da Gerlando Iorio, incaricato per il contrasto al fenomeno dei roghi nella regione Campania, concorrono l’Esercito, le Forze dell’Ordine e le Polizie locali.

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Putin: “Possibile tregua in Ucraina per le prossime Olimpiadi”

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Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha confermato di aver parlato con Xi Jinping, l’omologo cinese, circa la possibilità di una tregua in Ucraina in concomitanza delle prossime Olimpiadi.
Anche se il presidente ucraino Voldymyr Zelensky si è mostrato alquanto scettico su questa evenienza.
Il presidente Xi Jinping ha detto che la Cina “sostiene la convocazione di una conferenza di pace internazionale riconosciuta da Russia e Ucraina al momento opportuno con pari partecipazione e discussione equa di tutte le opzioni”.

Russia e Cina s’impegneranno a rafforzare i legami militari, in base alla dichiarazione congiunta firmata a Pechino dai presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping.

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Filippo Mosca: la Corte di Appello rumena conferma la condanna

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La Corte di Appello, in Romania, ha confermato la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti di Filippo Mosca e Luca Cammalleri.
I due giovani, originari di Caltanissetta, sono rinchiusi nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania, da oltre un anno, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti.

Stessa condanna per una ragazza italiana la cui identità è ignota.

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Dopo 35 anni, torna in vita l’antenato di Google: si chiama ‘Archie’

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Con un’operazione tecnologica all’insegna della nostalgia, degli sviluppatori di The Serial Port hanno fatto tornare in vita quel che fu il primo storico motore di ricerca web ‘Archie’, in pratica l’antenato di Google.
Il sistema Archie fu sviluppato, nel 1989, alla McGill University School of Computer Science (Canada) da Alan Emtage, Bill Heelan e Peter Deutsch: è un sistema che permette di effettuare una ricerca di file su server FTP anonimi.
Con l’avvento di Yahoo e Google, però, finì nel dimenticatoio.

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